DPI di I°,II° e III° categoria: ecco cosa devi sapere
Ogni azienda e ogni lavoratore sanno che la sicurezza sul lavoro è di massima importanza. Un aspetto chiave per garantire un ambiente lavorativo sicuro è l’uso corretto dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Ma cosa sono esattamente i DPI e come si scelgono quelli giusti?
In questo articolo, esamineremo tutto ciò che devi sapere sui DPI, dalle normative che ne regolano l’uso alle diverse categorie e tipologie disponibili. I DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) proteggono i lavoratori riducendo la probabilità di infortuni e/o malattie professionali.
Considerando che i DPI proteggono solo la persona che li indossa, una protezione efficace si ottiene specialmente scegliendo un DPI adeguato nonché indossandolo ed utilizzandolo correttamente.
Tra i più utilizzati troviamo le scarpe antinfortunistiche, che proteggono i piedi dalla caduta accidentale di oggetti; ma anche occhiali e guanti, necessari per la protezione di occhi e mani durante l’impiego di alcuni tipi di prodotti; le tute o i camici per la protezione aggiuntiva all’abbigliamento, oltre che maschere, caschi, cuffie, dispositivi anticaduta etc.
Come si sceglie un DPI?
I DPI vengono scelti dai datori di lavoro, i dirigenti e i preposti. Per individuare il DPI adatto per prima cosa è necessario fare un’analisi del rischio per individuare:
– il grado di protezione richiesto
– l’adeguatezza del dispositivo alla situazione
Ciascun dispositivo di protezione individuale viene progettato secondo specifiche norme di legge, deve avere il marchio CE ed inoltre deve essere corredato dalla documentazione tecnica del costruttore che specifica i tipi di utilizzo a cui è idoneo.
Quante categorie di DPI esistono?
I DPI si suddividono in tre categorie: prima, seconda e terza. Questa classificazione assicura un livello di protezione adeguato in base al tipo di lavoro e al contesto professionale.
DPI di Prima Categoria
I DPI di prima categoria sono destinati a proteggere dai rischi minimi. Questi dispositivi proteggono dai rischi di basso livello e i produttori sono autorizzati a testare e autocertificare i loro prodotti.
DPI di Seconda Categoria
I DPI di seconda categoria offrono protezione contro rischi di livello intermedio, non inclusi nelle categorie I e III. Questi dispositivi richiedono test specifici e la certificazione da parte di un organismo abilitato che rilasci il marchio CE. Senza questa marcatura, i DPI di seconda categoria non possono essere né commercializzati né utilizzati.
DPI di Terza Categoria
I DPI di terza categoria sono progettati per proteggere dai rischi che possono causare conseguenze molto gravi, come morte o danni alla salute irreversibili. Sono indispensabili per chi lavora con prodotti chimici, agenti biologici, scosse elettriche e lavori sotto tensione.
I nostri DPI sono conformi agli standard di sicurezza più elevati,
scegliendo Rossini, potrai avere una soluzione completa per la tua protezione dalla testa ai piedi:
I DPI per la protezione dei piedi comprendono calzature studiate appositamente per proteggere da urti o schiacciamenti, affidabili e comode in tutti gli ambiti lavorativi, dall’alimentari all’antinfortunistica. Ce ne sono di vari tipi: calzature basse e alte, con metatarso, zoccoli e sabot, stivali…
– EN ISO 20344:2021 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere le calzature DPI.
Norme specifiche:
– EN ISO 20345:2022 Calzature di sicurezza per usi generali il cui puntale deve resistere agli urti fino a 200 J e agli schiacciamenti fino a 15 kN.
– EN ISO 20346:2022 Calzature di protezione per usi generali il cui puntale deve resistere agli urti fino a 100 J e agli schiacciamenti fino a 10 kN.
– EN ISO 20347:2022 Calzature occupazionali/da lavoro per usi generali.
– IEC/EN 61340-5-1:2016 Calzature con resistenza elettrica. Gli articoli certificati per l’uso in aree ESD sono fabbricati in materiali che impediscono l’accumulo di cariche elettrostatiche, consentendo il dissipamento a terra.
I DPI per la protezione delle mani comprendono guanti e manicotti che garantiscono la massima protezione della mano o parte della mano contro differenti rischi quali meccanici, chimici, termici e basse temperature, radiazioni, taglio e saldatura. Si distinguono in due categorie:
– RIUTILIZZABILI
– MONOUSO
– EN ISO 21420:2020 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere i dispositivi di protezione delle mani, del braccio e dell’avambraccio.
Norme specifiche:
– EN 388:2016+A1:2018 Protezione da rischi meccanici.
– EN 407:2020 Protezione da rischi termici.
– EN 511:2006 Protezione dal freddo.
– EN ISO 374-1:2016 Protezione contro gli agenti chimici.
– EN ISO 374-5:2016 Protezione dai microrganismi.
– ISO 18889:2019 Protezione dai pesticidi.
Per approfondire le informazioni utili alla scelta dei guanti, consulta la nostra guida “Come scegliere il guanto ideale”.
I DPI per la protezione di viso e occhi rispondono alle normative europee, che definiscono che il protettore oculare debba provvedere alla difesa contro diversi tipi di impatto, radiazioni ottiche, spruzzi e polveri, archi elettrici, metalli fusi e particelle incandescenti. Si distinguono in tre categorie:
– OCCHIALI: Proteggono gli occhi e offrono una protezione limitata al bulbo oculare;
– MASCHERE: Proteggono occhi e cavità oculari;
– VISIERE: Proteggono sia gli occhi che il resto del viso.
– EN 166:2001 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere i dispositivi di protezione degli occhi.
Norme specifiche:
– EN 169:2002 Filtri da saldatura e tecniche connesse.
– EN 175:1997 Equipaggiamenti da saldatura e tecniche connesse.
– EN 170:2002 Filtri ultravioletti da saldatura e tecniche connesse. A differenza dei filtri per saldatura EN 169, i filtri UV EN 170 non sono adatti per osservare archi elettrici.
I DPI per la protezione dell’udito si distinguono in due categorie:
– CUFFIE
– INSERTI AURICOLARI (possono essere monouso o riutilizzabili)
Devono essere scelti in base al grado di attenuazione necessario: per banda in ottava, con metodo H, M, L – esprimono rispettivamente l’attenuazione media alle alte, medie e basse frequenze – con metodo SNR – attenuazione media del protettore su tutto lo spettro delle frequenze.
– EN 352-1:2020 è la norma che specifica i requisiti delle cuffie.
– EN 352-2:2020 specifica i requisiti degli inserti auricolari.
– EN 352-3:2020 specifica i requisiti delle cuffie per elmetto.
I DPI per la protezione delle vie respiratorie riducono gli agenti inquinanti sospesi nell’aria che giungono all’apparato respiratorio, filtrando l’atmosfera inquinata o fornendo aria respirabile da sorgente alternativa. Si distinguono in 3 categorie:
– RESPIRATORI FFP (abbreviazione di Filtering FacePiece): proteggono le vie respiratorie con o senza valvola di esalazione, sono monouso e si suddividono in FFP1, FFP2 e FFP3 in base all’efficienza del filtraggio;
– SEMIMASCHERE: proteggono le vie respiratorie e parte del viso, sono riutilizzabili e possono essere senza manutenzione oppure possono avere i filtri intercambiabili;
– MASCHERE: proteggono tutto il viso e sono riutilizzabili, hanno i filtri intercambiabili.
Le maschere monouso sono utilizzate per proteggere contro polvere, particelle e malattie.
Le semimaschere o le maschere complete sono utilizzate per proteggere contro gas e vapori.
– EN 149:2001+A1:2009 è la norma che specifica i requisiti dei respiratori FFP1, FFP2 e FFP3.
– EN 405:2001+A1:2009 specifica i requisiti delle semimaschere filtranti.
– EN 140:1998 specifica i requisiti delle semimaschere filtranti dotate di valvole con filtri antigas.
– EN 136:1998 specifica i requisiti delle maschere intere.
– EN 148-1 specifica i requisiti delle filettature per le maschere.
Le mascherine chirurgiche non sono dei DPI ma sono dei dispositivi medici e rispettano della normativa europea EN 14683:2019+AC:2019 che ne prevede caratteristiche e metodi per testare il prodotto.
I DPI per la protezione del capo sono caschi antinfortunistici industriali destinati a fornire protezione all’indossatore contro la caduta di oggetti e conseguenti lesioni cerebrali e fratture craniche.
– EN 397:2012+A1:2012 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere i dispositivi di protezione del capo.
– EN 50365:2002 è la norma specifica con cui vengono certificati per gli elmetti isolanti da utilizzare su impianti di Categoria 0 e I destinati ad essere utilizzati in ambienti in cui vi è la possibilità di contatto con un elevato potenziale di tensione elettrica (fino a 1.000 V ca e 1.500 V cc).
I DPI anticaduta Rossini comprendono una linea completa di soluzioni progettata tenendo conto dell’ergonomia, per un utilizzo semplice, intuitivo e per garantire una regolazione flessibile, precisa e rapida per la massima libertà durante l’utilizzo. Comprendono varie tipologie di prodotti: imbracature, kit di trattenuta, cinture di posizionamento, linee vita, dispositivi anticaduta, moschettoni, cavi, cordini e fettucce di ancoraggio.
– EN 354:2010 Cordini.
– EN 355:2002 Assorbitori di energia.
– EN 358:2018 Cinture e cordini per il posizionamento o il contenimento sul lavoro.
– EN 360:2002 Dispositivi anticaduta di tipo retrattile.
– EN 361:2002 Imbracature per il corpo.
– EN 362:2004 Connettori.
– EN 795:2012 Dispositivi di ancoraggio classe A e B per le quali la forza frenante passa da una media di circa 15 kN a 9 kN.
– CEN/TS 16415:2013 Dispositivi di ancoraggio destinati all’uso da parte di più persone contemporaneamente.
I DPI in TNT (Tessuto Non Tessuto) proteggono indumenti e cute dall’esposizione a sangue, batteri, sporco o altre sostanze potenzialmente pericolose presenti nell’aria.
Sono tutti monouso e comprendono tute integrali, camici, giubbetti e pantaloni adatti a differenti settori di utilizzo (edilizia, abbigliamento medico, agricoltura e industria).
– EN ISO 13688:2013+A1:2021 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere gli indumenti di protezione.
Norme specifiche:
– EN ISO 13982-1:2004+A1:2010 Protezione da polvere e particelle solide.
– EN 1073-2:2002 Protezione contro la contaminazione radioattiva.
– EN 13034:2005+A1:2009 Protezione di durata limitata contro agenti chimici liquidi.
– EN 1149-5:2018 Proprietà elettrostatiche.
– EN 14126:2003+AC:2004 Protezione da agenti infettivi.
– EN 14605:2005+A1:2009 Protezione da agenti chimici con connessioni a tenuta di liquido (Tipo 3) e a tenuta di spruzzi (Tipo 4).
I DPI ALLUMINIZZATI proteggono indumenti, scarpe e cute dall’esposizione a fonti di calore, brevi contatti con le fiamme e per i seguenti tipi di calore: convettivo, radiante, spruzzi di alluminio, spruzzi di ferro fuso, attività di saldatura e processi collegati con rischi equivalenti.
Ve ne sono di varie tipologie: tute, camici, giacche, pantaloni, parananze, ghette, calzari, cappucci con visiera.
– EN ISO 13688:2013+A1:2021 è la norma generale che specifica i requisiti che devono avere gli indumenti di protezione.
Norme specifiche:
– EN ISO 11611:2015 Protezione durante la saldatura e i procedimenti connessi.
– EN ISO 11612:2015 Protezione contro calore e fiamma.
HAI DUBBI? DESIDERI UNA CONSULENZA PERSONALIZZATA?